Nuovo voucher lavoro: Libretto Famiglia e Contratto di Prestazione Occasionale

Poco più di un mese fa vi avevamo parlato dell’addio ai voucher lavoro . Le ragioni erano molteplici: uso smoderato, irregolarità, precarizzazione del lavoro.

La commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera al “Libretto di famiglia” e al “Contratto di prestazione occasionale“, quest’ultimo, di fatto, il nuovo voucher lavoro. Le modifiche proposte dall’emendamento entreranno in vigore solo dopo l’approvazione di Camera e Senato, dopo di che diventeranno legge.

Ma quali solo le caratteristiche di questi nuovi strumenti di pagamento del lavoro?

Contratto di Prestazione Occasionale: il nuovo voucher lavoro per aziende e imprese

Per Contratto di Prestazione Occasionale si intende una prestazione lavorativa di tipo non continuativo con una impresa o azienda. In particolare, non si può fornire una prestazione lavorativa occasionale in aziende presso cui si abbia avuto un lavoro subordinato oppure una collaborazione cooperativa nei precedenti 6 mesi.

Per limitare un eccessivo abuso di questo nuovo strumento, la commissione ha stabilito che:

  1. Ogni singola azienda può elargire un compenso annuo massimo di 5000 euro;
  2. Ogni privato può ricevere al massimo 2500 euro da un singolo datore di lavoro;
  3. Il limite temporale di queste prestazioni occasionali non può superare le 280 ore, oltre i quali si trasforma in lavoro a tempo pieno indeterminato;
  4. Il lavoratore può fornire le sue prestazioni per un massimo di 4 ore continuative giornaliere;
  5. Le aziende con più di 5 lavoratori a tempo indeterminato non possono ricorrere a Contratti di Prestazione Occasionale.

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Obblighi del datore di lavoro con il nuovo voucher lavoro

I datori di lavoro devono registrarsi presso una piattaforma digitale gestita dall’INPS, la quale si occuperà di elargire successivamente i compensi corrispettivi. I datori hanno l’obbligo di comunicare all’INPS, almeno un’ora prima dell’inizio della prestazione i seguenti dati:

  1. dati anagrafici e identificativi del lavoratore;
  2. il luogo di svolgimento della prestazione;
  3. l’oggetto della prestazione;
  4. la data e l’ora di inizio e termine della prestazione;
  5. il compenso pattuito, “in misura non inferiore a 36 euro, per prestazioni di durata non superiore a 4 ore continuative” nell’arco della giornata.

Il datore riceve dunque una notifica di conferma tramite sms oppure e mail.

Diritti del lavoratore con il nuovo voucher lavoro

Per quanto riguarda i diritti dei lavoratori, essi sono:

  1. Il compenso minimo orario è di 9 euro, rispetto ai 7,50 euro dei precedenti voucher;
  2. Il lavoratore ha diritto all’assicurazione contro invalidità, infortuni e malattie professionali;
  3. Il lavoratore ha diritto a pause, riposo giornaliero e settimanale;
  4. Il compenso è esentasse;
  5. L’INPS provvede al pagamento delle prestazione lavorative a partire dal 15 del mese successivo.

 

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Il libretto Famiglia: il nuovo voucher lavoro per la casa

Il Libretto Famiglia è un nuovo strumento a disposizione, appunto, delle famiglie per pagare le prestazioni domestiche quali pulizia, baby – sitting, lezioni private, assistenza.

Le famiglie possono acquistare il Libretto Famiglia attraverso la piattaforma informatica INPS, o presso gli uffici postali. Al lavoratore in tasca finiscono 10 euro netti all’ora, più dei 7,50 euro netti del vecchio sistema voucher. A carico del datore di lavoro sono i contributi, premio dell’assicurazione e oneri gestionali, per un totale di 2 euro.

Così come i datori di lavoro delle aziende, il datore-famiglia ha l’obbligo di comunicare all’INPS:

  1. i dati identificativi del prestatore;
  2. il compenso pattuito;
  3. il luogo di svolgimento e la durata della prestazione;
  4. ogni altra informazione necessaria ai fine della gestione del rapporto.

Una volta fatto, il datore riceve la notifica via sms o mail.

Anche in questo caso il lavoratore riceve il compenso il 15 del mese successivo alla prestazione. L’erogazione avviene tramite accredito sul conto corrente oppure bonifico presso le Poste. I contributi previdenziali vengono invece trattenuti direttamente dalla piattaforma INPS.

Studio Centro Vicenza

Come possiamo osservare, la situazione è ancora in via di definizione e sono ancora possibili eventuali modifiche di questo emendamento da parte di Camera e Senato. Vista la spaccatura nella maggioranza, come riporta questo articolo de Il Secolo XIX, questa situazione appare possibile. Cercare di orientarsi nel mondo della paghe e della gestione amministrativa del personale può essere molto complicato.

La continua evoluzione delle normative del lavoro richiede la presenza di un professionista attento e aggiornato sulla situazione del mondo lavorativo. Noi di Studio Centro Vicenza da sempre affianchiamo i nostri clienti per rispondere alle loro richieste, sempre più specifiche e complesse.

Studio Centro Vicenza offre tra i suoi servizi principali il servizio paghe. Tramite il nostro software paghe online potrete contare su un sistema efficace di controllo automatizzato del sistema, godendo dunque di un’immediatezza nei risultati. Aiutare il cliente significa facilitargli il lavoro, di maniera che possa dedicarsi alle sue attività principali.

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